Andresti in giro senza casco con un'altissima probabilità di cadere? Manterresti una macchina senza assicurazione sul furto con un'altissima probabilità che ti venga rubata? Ti sentiresti sicuro ad abitare in un quartiere dove, in caso di bisogno, nessuno potrebbe venirti ad aiutare?
Se la risposta a tutte queste domande è NO, allora perché non dovresti sottoscrivere un piano sanitario per futura non autosufficienza, quando un domani quasi certamente potresti averne bisogno?
Stiamo invecchiando, qualcuno penserà a noi?
Da sempre l'assistenza alle persone anziane della famiglia, è delegata a figli, nipoti ed in generale a parenti che possono prendersi cura di loro. Solo in un secondo momento subentra il sostegno dello stato, magari con fondi e servizi, che quasi mai risulta sufficienti.
Ad oggi la situazione è (quasi) sostenibile. Ma nei prossimi anni la situazione è destinata a complicarsi.
Nel mondo si assiste al progressivo allungamento della vita media e al declino del tasso di natalità. La fascia di popolazione con soggetti di età superiore ai 65 anni sta rapidamente crescendo, sia in numero assoluto che in proporzione. Basti pensare che in Italia, ad oggi, si registrano più persone al di sopra dei 65 anni che sotto i 20. Nella maggior parte dei Paesi industrializzati l'aumento è particolarmente importante per soggetti di età uguale o superiore agli 80 anni.
Secondo l'Istat le persone ultrasessantacinquenni oggi sono il 22% della popolazione e saranno il 34% nel 2050.
E con l'invecchiamento della popolazione aumenta il numero di anziani non autosufficienti: oggi sono 2,5 milioni gli anziani non autosufficienti e raddoppieranno nel 2030.
Pensa oggi, al tuo domani! Piani per futura non autosufficienza
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Il Sistema Sanitario Nazionale non basta
Il nostro sistema di long-term care (LTC) soffre di due problemi strutturali. Innanzitutto, i benefici monetari e i servizi a supporto della non autosufficienza non sono mai stati concepiti come un insieme organico e unitario. Spesso accedere a indennità e servizi porta ad un calvario di difficile risoluzione, grande dispendio di tempo per via della burocrazia e frustrazione per delle modalità che sembrano fatte apposta per scoraggiare la richiesta di sostegno.
La seconda criticità è che il sistema è rimasto in uno stato di "ibernazione" per diverse decine di anni. L'indennità di accompagnamento è stata introdotta nel 1980, estesa agli anziani nel 1988, e poi non è più cambiata. L'assistenza domiciliare integrata è prevista dal 1992. I servizi domiciliari dei comuni ereditano tradizioni locali risalenti agli anni Ottanta. Le strutture residenziali sono vecchie di decenni. Le badanti sono presenti nel nostro territorio da almeno venti anni, ma aspettano ancora un sistema di regolarizzazione che non sia affidato a sanatorie una tantum. Poca forza lavoro sanitaria professionale e mal gestita.
L'inerzia del sistema contrasta con l'aumento esponenziale del bisogno di cura, legato all'invecchiamento della popolazione, all'aumento conseguente delle disabilità gravi e ai cambiamenti nelle strutture e organizzazioni familiari e nei rapporti intergenerazionali.
Quale può essere la soluzione?
Laddove gli istituti pubblici non sono in grado di soddisfare i nostri bisogni, sta a noi privati metterci al sicuro. Sempre più persone, infatti, decidono di mettere da parte una pensione integrativa, per far fronte ad un futuro incerto riguardo questo aspetto.
Allora perché non dovremmo mettere al sicuro un aspetto altrettanto importante come la nostra salute?
Sottoscrivere un piano sanitario per futura non autosufficienza è diventato fondamentale, ma sono davvero pochi gli istituti che forniscono questo tipo di servizio, e si contano sulle dita di una mano quelli che lo fanno con prodotti davvero completi.
Su Mutuasemplice.it ne ospitiamo alcuni, come i piani Auxilium di Mutua MBA e Mutua Nazionale, che possono garantire un importante sostegno nel presente e soprattutto nel domani.
Sussidi per non autosufficienza (anche per malattia neurodegenerative), spese mediche, LTC -Long Time Care, prestazioni sanitarie per il care giver, interventi chirurgici, adeguamento dell'immobile, consulenza per le spese mediche e l'assistenza domiciliare e molto altro.
Una vera e propria soluzione concreta e completa, per avere supporto, proprio quando se ne ha bisogno.
Questa tipologia di copertura, oltre ad avere costi molto convenienti, consente di riavere parte della quota versata indietro, in caso di non utilizzo dei servizi. In questo modo, se non vengono utilizzati i servizi, si utilizza comunque il piano sanitario, per crearsi un piccolo salvadanaio.
Per saperne di più, parla con un Consulente di Mutuasemplice.it. Chiama il numero 351 967 9337 oppure scrivi all'indirizzo info@mutuasemplice.it.